Ecco i risultati della ricerca sullo Smart Working, presentati dall’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano.
Lo Smart Working piace alle grandi aziende: sono sempre più numerose le imprese di grandi dimensioni che concedono ai loro dipendenti la possibilità di lavorare, almeno in parte, da casa.
Il 58% delle realtà più strutturate stanno sperimentano questa tecnica lavorativa, un piccolo ma significativo passo avanti rispetto all’anno precedente, che aveva raggiunto il 56%.
Il motivo principale di questa tendenza è il poter garantire un maggior equilibrio fra casa e lavoro, che rende i dipendenti più soddisfatti e produttivi. Non mancano alcune critiche rispetto alla complessità nella gestione delle emergenze, nell’utilizzo delle tecnologie e nella pianificazione delle attività, ma consola il fatto che per il 46% dei manager intervistati non ci siano problemi di sorta in questa nuova modalità di lavoro che è particolarmente apprezzata dalle nuove generazioni.
Rispetto al 2017, il numero di progetti di smart working all’interno delle PMI è cresciuto ma i numeri non sono ancora sufficienti: solamente il 12% ha avviato progetti strutturati, mentre il 18% si sta approcciando al fenomeno in maniera informale, per venire incontro alle esigenze dei dipendenti. Il 51% delle PMI però non si ritengono interessate a sperimentare questa strada. I motivi sono dovuti all’inapplicabilità del modello per il proprio business (pensiamo a un negozio, dove la presenza in sede è fondamentale), ma in quasi un quarto dei casi (23%) il problema principale è dovuto alla resistenza dei responsabili.
Anche nella Pubblica Amministrazione i progetti di smart working procedono a rilento e nel 2018 hanno coinvolto solamente il 12% dei dipendenti pubblici. Un incremento significativo rispetto all’anno precedente, ma non ancora soddisfacente.
Per ridurre la diffidenza di alcune istituzioni rispetto a questo innovativo modo di lavorare, l’uso di tecnologie por essere di grande aiuto. La Poly, una azienda nata dalla fusione di Plantronics e Polycom e che produce, fra le varie cose, prodotti dedicati al mondo della comunicazione: come headset, sistemi di videoconferenza e telefoni VoIP.
Poly ha analizzato come le differenti generazioni si approcciano all’ufficio e realizzato che mentre la Generazione Z e i Millenials riescono a gestire meglio le distrazioni e adorano i Coworking e gli uffici open space, i loro colleghi più anziani faticano a concentrarsi in queste condizioni a causa del rumore di sottofondo, che causa spesso distrazioni.
La tua azienda ha già avviato dei progetti di Smart Working?